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Il possibile ingresso della Finlandia nella NATO è un’ipotesi ipotetica. Il dibattito è già iniziato ma non è stato ancora risolto, tuttavia è inevitabile a causa di un cambio di opinione sulla maggioranza dei cittadini a seguito dell’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. Una situazione inimmaginabile fino all’anno scorso, è vero che molti politici sono ancora scettici, ma va notato. Ecco perché lo ha detto il segretario generale degli Affari esteri Matti Antonen in conferenza stampa all’ambasciata finlandese durante la sua visita odierna a Roma. Una visita programmata, spiegò, era prebellica. Si è parlato di un possibile intervento nella Nato, che ha preso in considerazione una proposta che sarebbe stata accolta in Parlamento tra tre settimane e che potrebbe interessare presto la Svezia.
Ha ribadito questo pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, la neutralità della Finlandia, comunque incentrata sull’aiuto alle vittime della guerra, risultato, secondo fonti diplomatiche, non per decisione ma per calcolo errato. In Russia, il conflitto è stato una catastrofe socialdemocratica, hanno discusso fonti diplomatiche a Helsinki, osservando che tutti in Europa hanno parlato della stessa cosa per un mese.
(di Silvia Mancinelli)
(AdnKronos)
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